Ha un senso iniziare il Giubileo della Misericordia nel giorno dell’Immacolata Concezione di Maria. La Madre di Dio ha ricevuto la chiamata all’amore del Signore e questo anno giubilare chiama tutti alla Misericordia. Come rispondere a questa voce? Il Papa ci invita a guardare alla Madonna, modello per eccellenza del mettersi a servizio dell’azione divina. La carta vincente di Maria è accettare la volontà di Dio, farsi mezzo per l’Amore “che previene, che anticipa e che salva”. Da dove viene questa capacità?
Maria nasce sperimentando fin dall’inizio della sua vita la Misericordia divina che perdona i peccati e in lei “giunge fino a prevenire la colpa originaria, che ogni uomo porta con sé entrando in questo mondo”. Sperimentandola da Dio, Maria matura dentro di sé la vera misericordia.
Siamo chiamati in questo anno a “crescere nella convinzione della misericordia“, dice Papa Francesco, e il primo passo per farlo è diventare capaci di “accogliere pienamente Dio e la sua grazia […] nella nostra vita”. In questo Maria ci è guida, per questo la festa dell’Immacolata Concezione di Maria, festa della vittoria della grazia sul peccato, è il punto di partenza del Giubileo della Misericordia.
“Entrare per quella Porta significa scoprire la profondità della misericordia del Padre che tutti accoglie e ad ognuno va incontro personalmente”. Nella vita cristiana si fa vivo il bisogno dell’incontro con Dio, fonte di Misericordia. Il Sacramento della Riconciliazione è luogo in cui per grazia rafforziamo i legami con Lui e impariamo ad attingere a questa fonte. Maria, madre amata dal Signore, e la Chiesa, famiglia educante, sono costanti accompagnatrici verso la pienezza di grazia “in grado di trasformare il cuore” che la Vergine per prima ha sperimentato.
Due Pontefici ci hanno aperto la via del Giubileo, stamattina Francesco I e Benedetto XVI hanno attraversato la Porta Santa aperta a Roma. Fin da oggi varchiamo la soglia della Misericordia stretti con una mano alla Madre Immacolata, con l’altra alla Chiesa unita in Cristo.