La settimana scorsa è nata “Confession”: un’applicazione sviluppata dalla Little iApps e destinata ai possessori di iPhone, iPad e iPod touch. “Confession” è in grado di mettere a disposizione dell’utente una sorta di esame di coscienza personalizzato e protetto da password, basato sull’età, il sesso la vocazione e il tempo trascorso dall’ultima confessione. Nel software è inoltre possibile scegliere tra sette diverse preghiere di pentimento.
Patrick Leinen, promotore e cofondatore di Little iApps, sostiene che “l’obiettivo con questo progetto era quello di offrire un’applicazione digitale che rappresentasse davvero i ‘nuovi media al servizio della Parola’. Il desiderio – secondo Leinen – è invitare i cattolici a impegnarsi nella loro fede mediante la tecnologia digitale.” Il Vescovo statunitense Kevin Rhodes ha concesso il primo imprimatur per questo tipo di risorse, tanto che l’applicazione prende il nome di “Confession: a Roman Catholic App”.
Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha puntualizzato oggi che “non si può parlare in nessun modo di confessione per iPhone” in quanto “il Sacramento non può essere sostituito da nessuna applicazione informatica.” Padre Lombardi sottolinea infatti come sia “essenziale capire bene che il sacramento della penitenza richiede necessariamente il rapporto di dialogo personale fra il penitente ed il confessore e l’assoluzione da parte del confessore presente.” Egli evidenzia anche come “in un mondo in cui molte persone usano supporti informatici per leggere e riflettere, non si può escludere che qualcuno rifletta in preparazione alla Confessione aiutandosi con strumenti digitali. In questo caso si tratterebbe – ha aggiunto padre Lombardi – di un sussidio pastorale digitale che qualcuno potrebbe trovare utile, pur sapendo bene che non è per nulla un sostituto del Sacramento.”
Fonti:
http://www.zenit.org/article-25459?l=italian
http://www.agensir.it/pls/sir/v3_s2doc_b.rss?id_oggetto=210278#210278