Nell’ambito della formazione permanente, i sacerdoti della diocesi di Saluzzo (CN) hanno voluto incontrare don Luca Ferrari per parlare e ragionare insieme sul sacramento della Riconciliazione. Don Ferrari ha ripreso parti del discorso già utilizzato in occasione del Convegno della Penitenzieria Apostolica 2014 (tutte le pubblicazioni) per presentare la propria esperienza di confessore e di ideatore di Giovani & Riconciliazione. Un confronto attento e fruttuoso con i partecipanti ha portato a toccare diversi temi, come l’aspetto comunitario ed ecclesiale del sacramento della Riconciliazione, la sacralità del gesto, la gioia che caratterizza lo speciale incontro con Dio.
Le tante domande rivolte a don Ferrari sono state testimonianza dell’attenzione e del vivo interesse verso questo tema che oggi è al centro delle preoccupazioni anche di papa Francesco. Il Giubileo della Misericordia sarà certamente occasione di approfondimento e di esperienza di Riconciliazione per tutti.
Tra i tanti temi toccati durante l’incontro, uno in particolare ha suscitato interesse e attenzione da parte dei sacerdoti: come può un ministro della Riconciliazione come il sacerdote mostrare il volto misericordioso del Padre anche a coloro che sembrano esclusi dal Suo perdono? Questa domanda tocca tutte quelle situazioni, oggi molto diffuse, nelle quali in cui il fedele non è in grado di accedere alla soluzione sacramentale.
Cercando di riassumere in poche battute, don Ferrari ha affermato che per chi è in tale situazione è già possibile, anche senza ricevere l’assoluzione, entrare in un cammino sacramentale e condividere con tutti i fratelli, ciascuno nella propria situazione, il percorso che conduce alla piena comunione con Cristo.