PARIGI, domenica, 28 febbraio 2010 (ZENIT.org).- In un comunicato pubblicato sui siti web di varie Diocesi francesi, il portavoce della Conferenza Episcopale di Francia, monsignor Bernard Podvin, mette in guardia i fedeli su un’iniziativa intitolata “Con il filo del Signore, confèssati per telefono”.
“Questo passo non è sostenuto in alcun modo dalla Chiesa cattolica in Francia”, precisa il comunicato, diffuso il 18 febbraio.
“La solitudine delle persone anziane e handicappate è un dramma umano e spirituale”, afferma monsignor Podvin, sottolineando che “un servizio permanente di accoglienza per telefono è una cosa necessaria e positiva”.
“Molti organismi religiosi e non confessionali dedicano già parecchie risorse a questo scopo”, ricorda, dichiarando che “i volontari e i professionisti dell’ascolto sono più che mai indispensabili”.
Ad ogni modo, osserva monsignor Podvin, è “inammissibile mantenere una confusione sulla nozione di confessione”.
“Per il fedele cattolico, questa ha un senso sacramentale che richiede la presenza effettiva di un sacerdote”, sottolinea, lamentando che “la coincidenza del lancio di questa linea con l’inizio della Quaresima non ha fatto altro che aumentare la confusione”.
Parrocchie, santuari e cappellanie hanno avviato molte iniziative di accoglienza per il sacramento della confessione.
“In quest’Anno Sacerdotale, tutti noi vogliamo, evidentemente, che ci siano più sacerdoti vicini alle persone e disponibili ad ascoltarle”.
Fonte: Zenit