Anche quest’anno, il 4 e 5 marzo 2016, noi di Giovani&Riconciliazione siamo stati “i ragazzi di Fisichella”. Durante le 24 Ore per il Signore, inviati dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, nella cornice della chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore su Piazza Navona, con la nostra uniforme – la felpa bianca di G&R – abbiamo invitato e acompagnato molti penitenti alla Riconciliazione. Non solo a Roma: anche a Verona, San Marino e Reggio Emilia tanti hanno partecipato alla Festa del Perdono, in comunione con le preghiere nostre e del Papa.
Per l’occasione abbiamo formato gruppi di volontari di diverse Vele (Reggio Emilia, Salerno, Catania, Verona…). Una volta giunti a destinazione, mentre i logisti pensano all’allestimento della chiesa e altre questioni tecniche, ci si divide i ruoli: chi esce per le strade a proporre l’esperienza della Riconciliazione, chi accoglie i penitenti, chi si dedica alle preparazioni.
Il gruppo di volontari di Roma, prima di iniziare la sua missione, partecipa, letteralmente in prima fila, alla Celebrazione Penitenziale presieduta da Papa Francesco in San Pietro. “Le nostre parole siano quelle dei discepoli che, ripetendo le stesse espressioni di Gesù, dicono a Bartimeo: «Coraggio! Alzati, ti chiama»”. Questa frase del sommo pontefice, rivolta ai Pastori ma anche a noi, si è posata nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Torniamo in Piazza Navona, organizziamo le ultime cose, prepariamo i cartoncini con la Preghiera del Penitente da distribuire a chi incontreremo. Alle 18.00 le confessioni iniziano: nella chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore viene esposto il Santissimo e i primi penitenti si fanno preparare dai volontari e sperimentano il perdono di Dio. Fino all’1.00 di notte accogliamo persone di diverse provenienze, tutte attratte dalla Riconciliazione: con il Signore e, attraverso Lui, con se stessi. Il percorso penitenziale che proponiamo parte dal vangelo di Luca. “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.” Le parole di Gesù, ricche di grazia e capaci di interrogare, aiutano noi e i penitenti a camminare verso la Confessione, non senza suscitare le lacrime di qualcuno.
La mattina dopo l’iniziativa riprende nelle ore mattutine e per sei ore – dalle 10.00 alle 16.00 – i confessionali progettati per il congresso eucaristico di Ancona, riconoscibili per il materiale e la forma, di nuovo sostengono dialoghi cuore a cuore tra fedeli e sacerdoti. Qua e là nella chiesa, i preparatori riflettono insieme a chi si predispone al sacramento.
24 Ore per il Signore, un tempo da dedicare tutto a Lui. Per quel che ci riguarda, mettendoci a servizio di confessori e penitenti. “Seguiamolo, come discepoli fedeli, per fare partecipi quanti incontriamo sul nostro cammino della gioia del suo amore. E dopo l’abbraccio del Padre, il perdono del Padre, facciamo festa nel nostro cuore! Perché Lui fa festa!” ha detto il Papa nella celebrazione penitenziale di venerdì. Dai sorrisi e dalle espressioni di serenità di chi si confessa si capisce che questa gioia c’è. E’ una vera Festa del Perdono.
Per concludere il nostro servizio prendiamo parte alla celebrazione conclusiva di ringraziamento presieduta da S.E. Mons. Rino Fisichella nella chiesa del Santo Spirito in Sassia, alle 17.00.
La sera di sabato i gruppi di volontari G&R si separano, ognuno torna alla propria città. Il servizio a cui abbiamo partecipato non è solo nostro, coinvolge tutta la Chiesa. In tutto il mondo le 24 Ore per il Signore, con varie modalità, hanno avvicinato Dio agli uomini e la nostra esperienza a Roma, San Marino, Verona e Reggio Emilia è un pezzo di un puzzle più grande.
Come ormai da tre anni le 24 Ore sono state l’occasione di ringraziare, trovare misericordia, lasciare segni e seminare qualche parola che porterà frutto a suo tempo.