Questa mattina, l’immagine del papa inginocchiato davanti al confessionale, durante la celebrazione penitenziale di ieri in San Pietro, campeggia sulle pagine dei vari quotidiani: un messaggio visivo estremamente efficace, con cui papa Francesco ha tradotto davanti al mondo un concetto a cui più volte ci ha richiamati, e che anche ieri ha ripetuto: “Chi tra di noi può presumere di non essere peccatore? Nessuno. Tutti lo siamo”.
Ma, come sempre, la forza delle sue parole sta in uno sguardo rivolto non a se stesso, o all’uomo peccatore in generale, ma all’amore di Dio, che supera ogni nostra debolezza: un amore che” dura per sempre, non avrà mai fine“, e che “vince il peccato e dona la forza di rialzarsi e ricominciare”.
A sorpresa, papa Francesco si è rivolto poi direttamente ai volontari dell’iniziativa “24 ore per i Signore”, incoraggiandoli e motivandoli nel loro servizio di annuncio della misericordia e di promozione del sacramento della Riconciliazione: “A quanti incontrerete, potrete comunicare la gioia di ricevere il perdono del Padre e di ritrovare l’amicizia piena con Lui. E direte loro che nostro Padre ci aspetta, nostro Padre ci perdona, di più fa festa. Se tu vai a Lui con tutta la tua vita, anche con tanti peccati, invece di rimproverarti fa festa: questo è nostro Padre. Questo dovete dirlo voi, dirlo a tanta gente, oggi”.
Il tema del Padre che “fa festa” è da sempre molto caro ai ragazzi e alle ragazze di “Giovani e Riconciliazione”, che già nella GMG di Roma 2000 avevano chiamato “Festa del Perdono” la grande celebrazione delle confessioni al Circo Massimo. Ed è proprio per sottolineare l’aspetto della festa – che non è tale se non è condivisa! – che in ogni celebrazione animata da G&R viene dato particolare risalto al momento del ringraziamento dopo la confessione, quando la presenza dei volontari accanto ai penitenti rende visibile la gioia del Signore e dei suoi amici per ogni figlio che ritorna a Lui.
Una gioia che si è rinnovata anche questa notte, con tanti che si sono accostati alla Riconciliazione, nelle chiese romane e in molte diocesi d’Italia e del mondo. Lo rilevano, stupiti, anche alcuni media: “In coda di notte: i fedeli riscoprono la confessione”, titola ad esempio “Il secolo XIX”, a proposito della iniziativa in corso a Genova.
Lo confermano le esperienze dei ragazzi di G&R, sia a Roma in Sant’Agnese in Agone (dove le confessioni stanno coinvolgendo soprattutto passanti e turisti, invitati al sacramento dai giovani volontari), sia nelle diocesi di Reggio Emilia e di Como: ogni riconciliazione è davvero una festa di cielo e di terra, che continua a riempirci il cuore di speranza!
29 marzo 2014
in allegato trovate il testo dell’omelia di papa Francesco alla celebrazione penitenziale, 28 marzo 2014