ROMA, mercoledì 5 maggio 2010 (ZENIT.org) – La missione dei sacerdoti è quella di mettere gli uomini in contatto con Dio attraverso i sacramenti, di cui non sono “padroni, ma custodi e amministratori”. Lo ha spiegato questo mercoledì Benedetto XVI durante l’Udienza generale in una piazza san Pietro gremita da almeno 30 mila fedeli.
Dopo aver ricordato la sua recente visita alla Sacra Sindone di Torino, il Papa ha ricordato che il servizio sacerdotale di santificazione si “realizza nell’annuncio della Parola di Dio” e “in modo particolarmente intenso con i Sacramenti”.
Da qui la necessità che “ogni sacerdote ricordi che nella sua missione l’annuncio missionario e il culto non sono mai separati”; inoltre occorre “promuovere una catechesi adeguata per aiutare i fedeli a comprendere il valore dei Sacramenti, ma è altrettanto necessario, sull’esempio del Santo Curato d’Ars, essere disponibili, generosi e attenti nel donare ai fratelli i tesori di grazia che Dio ha posto nelle nostre mani”.
Infatti, ha aggiunto, “non siamo noi uomini a fare qualcosa, ma Dio in anticipo ci viene incontro con il suo agire” e “crea questo contatto, che ci trasforma man mano in vere immagini” di sé.
Pertanto il prete deve avere coscienza “di essere strumento necessario all’agire salvifico di Dio, ma pur sempre strumento”.
“Tale coscienza – ha sottolineato il Santo Padre – deve rendere umili e generosi nell’amministrazione dei Sacramenti, nel rispetto delle norme canoniche, ma anche nella profonda convinzione che la propria missione è far sì che tutti gli uomini, uniti a Cristo, possano offrirsi a Dio come ostia viva e santa a Lui gradita”.
Benedetto XVI ha quindi incoraggiato i sacerdoti a dedicarsi maggiormente al Sacramento della Riconciliazione perché “il fedele possa trovare misericordia, consiglio e conforto”, sentendosi amato da Dio e sperimentando la presenza della Misericordia Divina.
“Siate consapevoli del grande dono che i sacerdoti sono per la Chiesa e per il mondo; attraverso il loro ministero, il Signore continua a salvare gli uomini, a rendersi presente, a santificare – ha concluso –. Sappiate ringraziare Dio, e soprattutto siate vicini ai vostri sacerdoti con la preghiera e con il sostegno, specialmente nelle difficoltà, affinché siano sempre più Pastori secondo il cuore di Dio”.
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