Skip to content
Menu
Giovani e Riconciliazione
  • Corso G&R
  • Articoli
  • Chi siamo
    • La storia
    • I volontari
    • Il logo
    • Dicono di noi
  • Festa del perdono
    • Il sacramento della riconciliazione
    • Il sacerdote
    • La preparazione alla confessione
    • La confessione dei peccati
    • La preghiera del penitente
    • Il ringraziamento
  • Risorse
    • Percorsi Penitenziali
    • Video Gallery
    • Pubblicazioni
    • Esame di Coscienza
    • Download utili
    • Link utili
  • Contatti
Giovani e Riconciliazione
22 Marzo 202022 Marzo 2020

Il Papa ci ricorda come ricevere il Perdono se non possiamo vedere un sacerdote

In questi giorni così strani, in cui le famiglie sono impossibilitate ad uscire di casa, e le persone ammalate nei reparti di terapia intensiva non possono vedere un sacerdote ma cercano la possibilità di riconciliarsi con Dio, il Papa ha ricordato come tornare in grazia di Dio, in attesa di potersi finalmente confessare.

Lo ha fatto Francesco durante l’omelia della Messa a Santa Marta di venerdì 20 marzo.

Durante l’omelia della Messa a Santa Marta di venerdì 20 marzo, Papa Francesco ha infatti ribadito una delle grandi ricchezze della tradizione della chiesa: «Io so che tanti di voi, per Pasqua – ha detto il Papa – andate a fare la confessione per ritrovarvi con Dio. Ma, tanti mi diranno oggi: “Ma, padre, dove posso trovare un sacerdote, un confessore, perché non si può uscire da casa? E io voglio fare la pace con il Signore, io voglio che Lui mi abbracci, che il mio papà mi abbracci… Come posso fare se non trovo sacerdoti?” Tu fai quello che dice il Catechismo».

« Tu stesso puoi avvicinarti, come ci insegna il Catechismo, al perdono di Dio senza avere alla mano un sacerdote. Pensate voi: è il momento!  E questo è il momento giusto, il momento opportuno. Un Atto di Dolore ben fatto, e così la nostra anima diventerà bianca come la neve ».

Come fa notare Vatican News, Papa Francesco si riferisce ai numeri 1451 e 1452 del Catechismo della Chiesa cattolica, promulgato da san Giovanni Paolo II e redatto sotto la guida dell’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger. A proposito della “contrizione”, il Catechismo, citando il Concilio di Trento, insegna che tra gli atti del penitente «occupa il primo posto. Essa è “il dolore dell’animo e la riprovazione del peccato commesso, accompagnati dal proposito di non peccare più in avvenire”».

Via: Vatican News

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)

PER TE E PER LA TUA PARROCCHIA

Vuoi organizzare una liturgia penitenziale nella tua parrocchia ma non sai come fare? Questa è la pagina che fa per te!

Instagram

Articoli recenti

  • La fatica, il dolore, il male… hanno un senso?
  • Perché continuo a fare gli stessi peccati?
  • A che vale la vita se non per essere donata?
  • Dio è misericordioso o giusto?
  • La mia chiamata: Vocazione, Libertà, Santità.

Calendario

<
< 2022 >
Settembre
>
Lista
Mese
Lista
Settimana
Giorno
  • Nessun Evento

Archivio News

Cerca nel sito!

Contattaci!

Segreteria nazionale
segreteria@giovaniericonciliazione.org

Pagina Instagram: Giovani e Riconciliazione
Pagina Facebook: Giovani e Riconciliazione

©2025 Giovani e Riconciliazione | Powered by WordPress and Superb Themes!
Il cammino di G&R

In questi oltre vent’anni di Giovani e Riconciliazione abbiamo avuto modo di vivere molte grazie, anche grazie all’aiuto di molti di voi.

Con questa lettera il Team di G&R vuole ringraziare tutti quelli che hanno donato tempo ed energie per rendere, attraverso il loro servizio, il Sacramento della Riconciliazione un’esperienza di conversione e di comunione e condividere con voi uno sguardo verso il futuro. 

LEGGI L’ARTICOLO