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Giovani e Riconciliazione
18 Febbraio 20147 Novembre 2020

Misericordia non è una parola debole, ma forte.

Vi proponiamo il testo integrale di Michela, una volontaria di G&R della vela di Como.

 

Perché devo confessarmi? … Perché confessare i miei peccati proprio a un prete? … Non mi basta vedermela direttamente con Dio?

Potrebbero sembrare domande scontate e banali, in realtà ci chiedono, prima o poi, risposte personali, decise e consapevoli.

La gioia della Riconciliazione è uno dei doni più entusiasmanti che Gesù fà a chi lo incontra. Solo facendone esperienza si coglie cosa significa davvero un amore gratuito e autentico.

“Dio non si stanca mai di perdonare, è che noi ci stanchiamo di chiedere perdono… Lui è padre amoroso che sempre perdona, che ha misericordia per tutti noi” (Primo Angelus di Papa Francesco)

Dio è amore e in Gesù ci ha fatto capire quanto è prezioso per il Padre ogni suo figlio. Certo,  l’amore donato da Dio chiede di essere restituito e condiviso, richiede la conversione del cuore. La forza genera la paura, l’amore genera la salvezza. (mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona Osimo)

Possiamo così comprendere che Misericordia non è una parola debole ma forte: essere vivi significa sempre partire dal perdono… e ciascuno è responsabile di questo, per sé e per i fratelli.

Il perdono, infatti, non ce lo possiamo “dare da soli”! … per questo abbiamo bisogno dei sacerdoti: uomini di Dio, segno e strumento della Sua Misericordia. Il confessore così non diventa un ostacolo: può essere per me il dono più grande, il riflesso di Gesù, buon samaritano che versa vino e olio sulle mie ferite.

Grazie all’esperienza di Giovani e Riconciliazione, nata nella GMG del 2000, ho riscoperto il Sacramento della Riconciliazione nella sua dimensione ecclesiale, cioè nel suo essere dono della Chiesa e per la Chiesa. Una Chiesa che è comunione. Una Chiesa dal volto giovane che accoglie, accompagna, prega e fa festa per la vita ritrovata. Questo il servizio che viviamo da alcuni anni nella nostra diocesi (di Como) e che condividiamo con altri amici delle “vele” di Reggio Emilia, Catania e Acireale.

E’ bello scoprire che il perdono non è un fatto privato, ma che riguarda tutta la Chiesa intera! Ogni volta che celebriamo un Sacramento, la Chiesa è coinvolta, ma dentro la solitudine del confessionale, è difficile percepirne la presenza sia per il penitente che per il confessore.

Ecco perché Giovani e Riconciliazione cerca di rendere visibile e sperimentabile la Chiesa, fatta di penitenti, confessori, giovani che preparano e accompagnano all’incontro con la Misericordia. E soprattutto che condividono la gioia di ciascuno che ritorna in famiglia!

Ma in cosa consiste concretamente questo servizio?

A partire da una lectio su un brano biblico, prepariamo un percorso penitenziale che accompagnerà l’incontro fra noi “preparatori” e il penitente. Questo primo dialogo, vissuto alla luce della Parola di Dio,  vuole risvegliare le coscienze e predisporle ad esaminarsi nella verità. Dopo la confessione individuale, che noi accompagniamo con la preghiera fiduciosa e grata, facciamo festa e ringraziamo insieme.

La stessa cura è rivolta anche ai sacerdoti e al luogo che ospita la celebrazione del Sacramento, perché ogni gesto e ogni particolare non sia lasciato al caso, ma sia segno efficace della Grazia.

L’esperienza della Misericordia caratterizza il volto e l’annuncio della Chiesa, rivolto da sempre ad ogni suo figlio. Ecco dunque il nostro più grande desiderio: che nessuno, fin da giovane, sia privato di questa esperienza viva e trasformante dell’amore forte di Dio e della Chiesa per lui. Questo è il desiderio di Dio. Questo è il nostro desiderio!

 

per info: www.giovaniericonciliazione.it

 

Michi

Giovani e Riconciliazione – Vela di Como

 

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