In una recente intervista rilasciata al quotidiano Avvenire, Paolo Gulisano (medico e scrittore, appassionato di storia della Chiesa, nonché studioso della cultura celtica e anglosassone), commenta il rapporto tra Chesterton e la Pasqua.
Il giornalista e scrittore inglese Chesterton, dalla religione ortodossa si convertì al cattolicesimo. In uno dei suoi libri, “L’uomo eterno”, egli tenta infatti di descrivere ciò che avvenne a Gerusalemme in quel mattino di Pasqua. Per Chesterton la Pasqua è la festa di un nuovo inizio, di una nuova creazione, di una nuova vita offerta da Dio all’umanità.
Nell’intervista Gulisano viene interrogato in particolar modo a proposito del rapporto tra Chesterton e la riconciliazione: “Cosa ne pensa un convertito come lui del sacramento difficile della confessione?”
A tal proposito Gulisano risponde con una lunga citazione di Chesterton stesso: “Non v’è nessun altro sistema religioso che dichiari veramente di liberare la gente dai peccati. (…) Il peccato confessato, e pianto adeguatamente, viene di fatto abolito e il peccatore comincia veramente di nuovo, come se non avesse mai peccato… Dio lo ha fatto veramente a sua immagine.”
Rimandiamo alla lettura dell’articolo per intero che abbiamo ritenuto particolarmente interessante e si trova in allegato.
Desideriamo inoltre farci anche noi annunciatori della misericordia di Dio che abbiamo avuto il dono di contemplare nei tanti eventi penitenziali di queste settimane. Davvero il Signore ha vinto il peccato e la morte, davvero lui è fonte di vita nuova!
Auguri di buona Pasqua!